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Valsamoggia come Salsapariglia

Ieri ascoltavo Radio Deejay e Linus ha raccontato lo stupore di quando ha scoperto l’esistenza di Valsamoggia: “non assomiglia come nome alla Salsapariglia dei Puffi?”. Ad essere sinceri, pur abitando in Emilia Romagna, ho scoperto Valsamoggia solo poco tempo fa e mi è piaciuta subito! Si, perché spesso quando si ha un pò di tempo libero, un pò per pigrizia, un pò per piacere, si va a finire sempre negli stessi posti…

Dunque.

Valsamoggia è un comune che fa parte della Città Metropolitana di Bologna ed è un luogo pieno di storia, partendo da Matilde di Canossa, passando per la famiglia Estense, fino ad arrivare ad un elenco di personaggi illustri come pittori, scultori, sportivi, studiosi,  politici, combattenti in guerra e religiosi, accuratamente citati nel sito del Comune (bello ricordare i propri concittadini che in qualche modo hanno fatto storia, no?).

Tanti sono i borghi e i luoghi limitrofi da visitare, a piedi o in mountain bike, come Castello di Serravalle, Monteveglio, Bazzano (il cui nome deriva da Bacco, Dio del vino…), Crespellano e Savigno (www.comune.valsamoggia.bo.it).

Una cosa però vi voglio raccontare. Da quelle parti passa il Rio Marzatore, nella cui valle si possono trovare fiori protetti, come la SCILLA e il DENTE DI CANE. Proprio lungo la strada che costeggia il rio potete trovare una fonte speciale, dalla quale sgorga, pensate un pò, ACQUA SALATA, fin dall’antichità visitata in quanto ricca di proprietà curative.

Andate a farci un giro, approfittando per mangiare qualche specialità locale come tagliatelle ai fegatini di pollo, piatti al tartufo, gnocco fritto e altre delizie.


Agatha Christie è passata da punta San Vigilio

Sono stata accanita lettrice di Agatha Christie, collezionando nella mia libreria tutti i suoi romanzi. Una delle cose che mi è sempre piaciuta è l’atmosfera che riesce a creare, fatta di ambienti naturali idilliaci ma percorsi lo stesso da misteri misteriosi. Adoro le vecchiette con il golfino di lana, i colonnelli in pensione, le giovani con gli occhiali e il tailleur di tweed e le cameriere che si chiamano sempre Gladys, che popolano tutti i suoi romanzi. Ho scoperto un posto che avrebbe potuto essere scelto dalla Christie per un romanzo dal titolo “Assassinio nella limonaia” oppure “Unico testimone: un cigno”. Si tratta di Punta San Vigilio, sul Lago di Garda (http://www.punta-sanvigilio.it/), sin dal 1500 luogo dove attraccavano le imbarcazioni per far godere ai propri passeggeri molto spesso illustri -sono passati dalla camere della locanda re, zar, attori e statisti- i piaceri di un luogo incantato immerso nella natura. Se arrivi dalla strada, una volta parcheggiato, imbocchi una strada sterrata e arrivi ad un arco con merlature. In quel momento sai che stai per varcare un luogo unico. Ti trovi in un piccolo spiazzo sul quale si aprono le porte della locanda, di un piccolo negozio di oggettistica e di una limonaia m e r a v i g l i o s a: non si può entrare ma attraverso il cancello puoi vedere in lontananza una statua in stile classico e diversi vasi fra cui uno laccato blu veramente bello. Poi attraversi un altro arco e ti trovi nel piccolo molo con una distesa di tavolini dove prendere un aperitivo al tramonto (anche se io ci avrei passato la giornata) in compagnia di cigni bianchi e anatre selvatiche. Che spettacolo!!! 

P.s. Vi dico solo che sempre li, raggiungibile a piedi con una piacevole passeggiata, c’è una baia chiamata Baia delle Sirene…