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Valsamoggia come Salsapariglia

Ieri ascoltavo Radio Deejay e Linus ha raccontato lo stupore di quando ha scoperto l’esistenza di Valsamoggia: “non assomiglia come nome alla Salsapariglia dei Puffi?”. Ad essere sinceri, pur abitando in Emilia Romagna, ho scoperto Valsamoggia solo poco tempo fa e mi è piaciuta subito! Si, perché spesso quando si ha un pò di tempo libero, un pò per pigrizia, un pò per piacere, si va a finire sempre negli stessi posti…

Dunque.

Valsamoggia è un comune che fa parte della Città Metropolitana di Bologna ed è un luogo pieno di storia, partendo da Matilde di Canossa, passando per la famiglia Estense, fino ad arrivare ad un elenco di personaggi illustri come pittori, scultori, sportivi, studiosi,  politici, combattenti in guerra e religiosi, accuratamente citati nel sito del Comune (bello ricordare i propri concittadini che in qualche modo hanno fatto storia, no?).

Tanti sono i borghi e i luoghi limitrofi da visitare, a piedi o in mountain bike, come Castello di Serravalle, Monteveglio, Bazzano (il cui nome deriva da Bacco, Dio del vino…), Crespellano e Savigno (www.comune.valsamoggia.bo.it).

Una cosa però vi voglio raccontare. Da quelle parti passa il Rio Marzatore, nella cui valle si possono trovare fiori protetti, come la SCILLA e il DENTE DI CANE. Proprio lungo la strada che costeggia il rio potete trovare una fonte speciale, dalla quale sgorga, pensate un pò, ACQUA SALATA, fin dall’antichità visitata in quanto ricca di proprietà curative.

Andate a farci un giro, approfittando per mangiare qualche specialità locale come tagliatelle ai fegatini di pollo, piatti al tartufo, gnocco fritto e altre delizie.


Giumè, ristorante sull’acqua a Casalborsetti

Se passate per Ravenna (http://www.turismo.ra.it/ita/) o se abitate nelle vicinanze, non potete non passare per Casalborsetti, al ristorante Giumè (http://www.lidinordravenna.it/struttura/ristorante-giume-casalborsetti/).Perché più che mangiare, farete un’esperienza che sa di pesce e di mare.

Appena arrivate al canale che porta alla spiaggia vedete in lontananza il ristorante: si tratta di una di palafitta sul mare alla quale si accede tramite una rampa di legno. Una location meravigliosa perché si mangia proprio SUL mare. Ci sono andata diverse volte sia a pranzo che a cena e lo spettacolo è davvero unico in entrambi i casi. Se poi è una giornata ventosa, gli spruzzi delle onde del mare si infrangono nelle piccole finestre e ti viene subito da pensare che di li a poco salperai verso una lontana destinazione. Invece arriva una cameriera gentile che ti chiede se può portarti un’insalata CON o SENZA cipolla tropea. Si, perché il menù prevede solo pesce alla griglia, insalata (con quell’unica variante), sorbetto e caffè. Stop. Dico solo, ma in quella parola sono racchiuse tutte le varietà possibile di pesce fresco che il mare locale propone, con quel sapore da griglia che raramente puoi apprezzare al ristorante.


Appena ordinato acqua e vino, il proprietario ti accompagna a scegliere cosa vuoi mangiare e ti porta al cospetto di sua maestà la Griglia: ti apre diversi cassetti frigorifero dentro i quali c’è il pesce fresco: gamberoni, calamari, anguille, rombi, sogliole, soasi, gallinelle di mare, ecc… Appena hai scelto torni al tuo tavolo e aspetti che arrivino le delizie che hai ordinato. Io non so resistere all’anguilla ma ancora di più alle teste di calamari: croccanti e leggermente bruciacchiate. Yummy!


  

A Dozza (Bo) per un pranzo di altri tempi

Oggi gita di mezza giornata: si va a visitare Dozza, provincia di Bologna (http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/localita/dozza-bo/scheda?ID=327) Dozza è selezionata come uno dei 100 Borghi più belli d’Italia. Non mi aspettavo un posticino così carino, meritano davvero di essere visti i murales che decorano case e vie e la Rocca Sforzesca.

Ovviamente ci fermiamo a mangiare in un ristorante fra quelli consigliati e capitiamo all’Hotel Ristorante Canè (http://www.ristorantecanet.it/), in pieno centro (se così si può dire di un borgo così piccolino), area pedonale. Meraviglia. È stato come entrare in un’altra dimensione, eravamo negli anni ’80, negli anni dei ristoranti di lusso, dove si andava solo in certe occasioni. Ora il lusso di questo posto è nella cura con cui i proprietari hanno sicuramente sempre tenuto curati gli arredi. Potrebbe essere la sala da pranzo vip della Love Boat (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Love_Boat) che ho sempre sognato di prenotare per le vacanze, destinazione Acapulco.
Appena entri in sala un signore gentilissimo (il titolare immagino) ti accompagna al tavolo e così inizi a guardarti intorno: ampie vetrate con tende a pacchetto, marmo rosa/onice come pavimento, pareti ricoperte di lucido legno scuro fino ad una certa altezza, poi specchi specchi specchi…
In mezzo alla sala c’è l’immancabile carrello dei liquori, pronto ad accontentare ogni richiesta. Il ristorante possiede anche una grande terrazza per mangiare all’aperto, dovrò tornare.
Ecco cosa ho mangiato: tortellini in brodo di pollo e manzo e a seguire faraona croccante in salsa all’arancia. Tutto ottimo…e insieme al caffè ci hanno portato pure piccoli bonbon di gelato. Anche i piatti erano belli, Richard Ginori personalizzati!