10 cose da mettere in valigia

Ogni anno parto per le vacanze lunghe intorno alla metà di agosto, quando tutti tornano. Un po’ per motivi organizzativi, un po’ perché mi piace pensare che tutti sono rientrati a casa e io invece sto partendo. Quasi come quando da piccola contavo quante patatine toccavano a me e quante a mia sorella e riuscivo sempre a guadagnarne una in più con un numero di illusionismo.Fare la valigia per questa occasione è sempre frutto di lunghe riflessioni e mi piace dedicare una giornata intera a questa attività – leggermente maniacale ma a me piace così.

Oltre all’abbigliamento e al necessario per la spiaggia – si, vado sempre al mare – ho stilato negli anni una lista di 10 cose da non dimenticare che ora vi elenco (popolo maschile, non tutto vi si addice).

1. LIBRI LIBRI LIBRI. Non c’è nulla di più bello che rilassarsi al mare con un bel giallo o un romanzo divertente. Lasciate a casa libri troppo impegnati o che vi fanno venire pensieri tristi e dedicatevi a qualcosa che faccia scattare lo Zsa Zsa Zu letterario!

2. CAPPELLO DI PAGLIA. Perche è bello, lo puoi portare solo in vacanza, ripara dal sole ma fa passare l’arietta fresca, ti fa sentire un po’ Indiana Jones un po’ Pollyanna…e sta bene quasi a tutti.

3. CUFFIE PER ASCOLTARE LA MUSICA. Fatevi una playlist dell’estate e cantate forte in spiaggia, tanto chi vi conosce?

4. KIT DI OLII ESSENZIALI. La mia amica americana Toni me li ha fatti scoprire e mi ha consigliato un kit di base per “principianti”: menta piperita, lavanda, arancio dolce, limone, tea tree. Lenitivi, rilassanti, antiparassitari, antisettici, antispasmodici…

5. UNA YANKEE CANDLE. Rimaniamo in argomento profumato e mettiamo in valigia una delle cose più presenti in casa mia: una candela profumata, per la precisione una Yankee Candle. Vi consiglio per l’occasione profumazioni come “pineapple cilantro” o “pink sand”. Immaginate il piacere di tornare nella vostra camera e mentre vi fate la doccia la candela comincia a spadere il suo profumo….che meraviglia.

6. UN PAIO DI BALLERINE. Stanno bene con tutto, si portano in ogni occasione e ti fanno sentire elegante dall’altezza di un semplice centimetro.

7. UN FOULARD. Vagando su internet ho trovato tanti modi per utilizzarlo e non vedo l’ora di provare! Può diventare un top, un coprispalle, una borsetta, una fascia per capelli…provate anche voi!

8. UNA MOLESKINE. Non un quaderno qualunque, ma una Moleskine con copertina nera morbida ed elastico per chiuderla. Scrivetevi giorno per giorno cosa fate, dove andate, cosa vedete di bello, dove e cosa mangiate. Vi sarà utile quando vorrete ritornarci!

9. UN CUSCINO GONFIABILE. Sta nella borsa e non c’è nulla di più comodo per leggere o dormire.

10. TAPPI PER LE ORECCHIE. Me lo suggerisce un’amica alla ricerca di pace…ma non da mettere in spiaggia, perché il rumore del mare tonifica i sogni!

Dimenticato qualcosa? Non so, per quest’anno va così!

In Baviera alla Tänzelfest 

Sono appena tornata dalla mia quarta Tänzelfest in Baviera e continuo a pensare che sia una delle più belle feste estive che ci siano. Siamo a Kaufbeuren, vicino a Fussen, in Baviera. In occasione della festa che si svolge tutti gli anni intorno a metà luglio, la piccola città colorata, ordinata e pulita, chiude gli ingressi e diventa pedonale. Per entrare devi comprare una targhetta (rigorosamente in legno) con la quale puoi entrare ed uscire quando vuoi per tutta la durata dell’iniziativa. In ogni via spuntano come funghi stand gastronomici, bancarelle che vendono vestiti e accessori dal sapore medioevale-celtico-bavarese, taverne in cui mangiare le specialità locali. Ti può capitare di trovare tavoli apparecchiati in garage privati o sottoscale e persone che mangiano nei posti più impensati come in una grande tinozza piena d’acqua: ti svesti, entri, mangi. Più di 1600 bambini in costumi tipici sono coinvolti, organizzando bancarelle con mestieri tradizionali, giochi da proporre a chi passa, spettacolini con numeri da saltimbanchi. La festa culmina la domenica pomeriggio con una grande sfilata nella quale si alternano carrozze che rappresentano le corporazioni, piene di bambini sorridenti, e bande cittadine che suonano durante tutto il percorso. E nonostante i fiumi di birra che scorrono, non mi è mai capitato in 4 anni di vedere gente molesta o buttata a terra: grande controllo per garantire a tutti di girare serenamente in ogni angolo della città. Mettetela in agenda per il prossimo anno!

Mojito maremmano 

Oggi voglio parlarvi di un posto dove non dovete andare, dove non fanno il migliore mojito della Toscana, dove non si è immersi in una natura genuina. Ecco cosa vi consiglio di non fare.In provincia di Grosseto si trova un piccolo paese che si chiama Alberese, posto all’interno del Parco Naturale dell’Uccellina. Ad Alberese c’è un tabaccaio, un giornalaio che vende dei cappelli di paglia davvero belli, due bar, una gelateria, una lavanderia e un minimarket gestito da due fratelli che con le rispettive mogli e prole tengono aperto tutti i giorni nel periodo estivo. Quasi ognuno di questi negozi noleggia biciclette, per raggiungere la spiaggia all’interno del parco, Marina di Alberese, luogo pressoché incontaminato raggiungibile in auto – numero limitato di ingressi a pagamento, in bus o appunto in bicicletta – 16 km circa fra andata e ritorno. Lungo la ciclabile che collega il paese alla spiaggia si incontrano cavalli, mucche, daini e cinghiali, impossibile annoiarsi! Vi spiego cosa non dovete fare. Sveglia presto verso le 8, per fare colazione e preparare gli zaini con tutto l’occorrente – fondamentali acqua e cibo se non volete spostarvi dalla spiaggia visto che i 3 bar sono un po’ all’interno. Partenza in bicicletta verso le 9, arrivo verso le 10, spiaggiamento immediato. Da quel momento fino alle 17 vi annoierete tantissimo prendendo il sole, facendo bagni rinfrescanti, leggendo e ascoltando musica. Ma ecco che si avvicina il momento-mojito, che troverete al vostro ritorno al bar Magi: ghiaccio tritato, ingredienti dosati nel modo giusto, olive e arachidi. E in quel momento decidete dove andare a cena. Ma non andateci. Non fatevi tentare dalle mie parole. È un posto che deve rimanere incontaminato, cosa dite, ci vado solo io e poi vi racconto? 😉

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